Fair Play Finanziario: l’Uefa apre un’indagine sul Manchester City. Nel mirino i versamenti di ADUG
La Camera Investigativa dell’organismo elvetico (con sede a Nyon) sta indagando su presunte violazioni del FPF da parte della società inglese, a rischio la partecipazione alle coppe europee
(di Luca Missori) – E’ ufficiale: l’Uefa ha messo il Manchester City nel “mirino”. Nella giornata di ieri infatti, la Camera investigativa dell’organo deputato al controllo finanziario dei club (CBFC) ha annunciato l’apertura di un’inchiesta riguardante presunte violazioni del fair play finanziario perpetrate dal club inglese.
Queste presunte irregolarità sono collegate alle rivelazioni di Football Leaks risalenti al 2015. Alla società di Manchester vengono contestate una serie di sponsorizzazione fittizie, in particolare un versamento diretto di 60 milioni di sterline della Abu Dhabi United Group (società azionista di maggioranza del club britannico) nelle casse del City, inizialmente presentato come pagamento per una presunta sponsorizzazione da parte di Etihad airways (sponsor di maglia e dello stadio). Se i sospetti verranno confermati, le conseguenze per la squadra di Pep Guardiola potrebbero essere molto gravi. Si parla infatti di una probabile esclusione dalla prossima Champions League. Ricordiamo, tra l’altro, che il ManCity è primo in classifica a 71 punti nella English Premier League (EPL), con appena un punto sul Liverpool (70 punti), secondo provvisorio.
Da Manchester (sede del club) è arrivato comunque un comunicato di risposta alla notizia data dall’Uefa: “Il Manchester City accoglie l’apertura di un’indagine formale da parte dell’Uefa come un’opportunità per mettere fine alle speculazioni nate dall’appropriazione illegale e pubblicazione fuori contesto di mail del City. Le accuse di irregolarità finanziarie sono completamente false. I conti pubblici del club sono pieni e completi.”
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